Prevenzione, Cura e Riabilitazione

Pneumologia

La visita pneumologica si pone come obiettivo quello di diagnosticare oppure escludere la presenza di malattie dell’apparato respiratorio ed individuare, se possibile, la terapia più adatta.Colloquio iniziale ed anamnesi. In questa fase lo pneumologo rivolge all’Utente una serie di domande volte a verificare il suo stato generale di salute, la presenza di famigliari con problematiche respiratorie, indaga sull’eventuale assunzione di farmaci, sul vizio del fumo, sul consumo di alcol, sullo stile di vita, sulle abitudini alimentari e valuta eventuali rischi lavorativi. Lo pneumologo procederà con le seguenti fasi: ispezione, palpazione, percussione, auscultazione e con la saturimetria in aria ambiente. In seguito prenderà visione degli eventuali referti di accertamenti già eseguiti dall’Utente. Eseguita la visita viene emessa una diagnosi e prescritta una terapia. In alcuni casi, a seconda del sospetto diagnostico, vengono prescritti ulteriori accertamenti per indagare eventuali concause alla base del problema respiratorio.

La Spirometria

La spirometria rappresenta il primo esame di valutazione della funzione polmonare: misura sia i volumi, cioè l’aria contenuta nei polmoni, che i flussi e quindi la velocità con cui i volumi sono espulsi. Può essere svolta con modalità ed apparecchiature diverse a seconda dei quesiti diagnostici. Esistono due tipi di spirometria:

  • SPIROMETRIA SEMPLICE, misura i volumi polmonari dinamici
  • SPIROMETRIA GLOBALE, misura i volumi polmonari statici.

La SPIROMETRIA SEMPLICE o curva flusso/volume, misura la quantità di aria che si è in grado di inspirare ed espirare dai polmoni con uno sforzo massimale e la velocità con cui si riesce a muoverla.

I valori principali sono:

FEV1 o VEMS – volume di aria emessa in 1 secondo dopo una inspirazione massimale;

FVC – il volume totale di aria espulsa in una espirazione forzata dopo una inspirazione massimale. Il rapporto VEMS/FVC è fondamentale per differenziare un deficit ostruttivo da uno restrittivo;

PEF – il più alto flusso sostenuto per almeno 10 millisecondi con una espirazione forzata partendo da una inspirazione.

La spirometria è uno strumento utile per la prevenzione diagnosi e stadiazione di varie patologie polmonari, in particolare di asma, bronchite e danni da fumo. Dopo aver raccolto i dati anagrafici, in particolare peso e altezza, e la storia clinica, il paziente viene istruito sulla modalità dell’esame. Viene applicato uno stringinaso al fine di ottenere il massimo sforzo possibile nella esecuzione del test e viene richiesto di soffiare almeno 3 volte attraverso un boccaglio monouso, stretto tra le labbra, collegato con un tubo flessibile allo spirometro. Lo spirometro è connesso a un computer che riproduce e stampa le curve flusso-volume.  L’esame è indolore e dura circa 10 minuti. È molto importante sapere che l’uso di farmaci broncodilatatori dovrebbe essere sospeso almeno 12 ore prima dell’esame.